L’artista originario di Milano approda in Versilia con una mostra che raccoglie più di trenta sculture, alcune delle quali inedite e realizzate in marmo e vetro soffiato, oltre a una poderosa installazione.
Fino al 15 settembre, in Toscana è tempo di scultura. La Villa Versiliana e il suo parco, a Marina di Pietrasanta, ospitano Spiriti ostinati, la personale di Matteo Pugliese, scultore meneghino, la cui produzione plastica riceve qui tutta l’attenzione che merita.
La mostra, presentata da Philippe Daverio e curata dalla Imago Art Gallery di Lugano, unisce alle opere recenti una serie di inediti, mettendo così in luce la poetica dell’artista, fra tecnica e materia. All’ingresso del parco, la monumentale scultura Die Mauer, alta più di sei metri e realizzata nel 2009 per il ventennale della caduta del muro di Berlino, apre il percorso espositivo, che prosegue con le serie di lavori più conosciuti.
Da un lato, sono gli Extra Moenia ad attirare lo sguardo – uomini bronzei che tentano una dolorosa rinascita, ingaggiando una lotta con il muro in cui sono imprigionati –, mentre dall’altro, in risposta a questa battaglia per l’esistenza, ci sono i Custodi, presenze ieratiche e tondeggianti ispirate alle culture più diverse e fatte di bronzo, con inserti in terracotta.
L’ultima serie è quella degli Scarabei, sculture in alluminio e ceramica e tributo dell’artista alla sua giovinezza. Completa la mostra un’anteprima assoluta: le sculture inedite create da Pugliese manipolando il marmo e il vetro soffiato, a testimoniare la grande versatilità dell’artista nel dare forma alle sue tante ispirazioni.
[Immagine in apertura: Matteo Pugliese, Sott’acqua, 2005, bronzo in bagno d’argento]