A Quebec City, in Canada, lo studio OMA fondato dall'archistar Rem Koolhaas, con la collaborazione dei progettisti locali Provencher Roy ha concluso il Pierre Lassonde Pavilion, l'intervento destinato ad ampliare la superficie espositiva del Musée des Beaux-Arts.
Nuovo museo ultimato per lo studio OMA, che proprio in Italia ha recentemente presentato l’atteso recupero di T – Fondaco dei Tedeschi, all’interno del quale sta per nascere un centro commerciale luxury direttamente affacciato sul Canal Grande di Venezia.
Dopo essersi aggiudicato la vittoria al concorso internazionale di progettazione nel 2010, lo studio guidato da Rem Koolhaas ha finalmente restituito alla città canadese di Quebec City un Musée des Beaux-Arts estremamente potenziato, dal punto di vista dimensionale e funzionale. Con un incremento dello spazio espositivo esistente del 90%, la nuova struttura si somma al nucleo museale originario proponendosi come connessione tra un’ampia area verde pubblica e la Grande Allée, con l’obiettivo esplicito “di tessere insieme città, verde e museo come un’estensione di tutti e tre contemporaneamente“, come ha dichiarato a riguardo Shohei Shigematsu, partner a capo del progetto.
Dal punto di vista architettonico, il complesso è il risultato dell’associazione di volumi compatti e ben definiti, parzialmente trasparenti.
Impilati a sbalzo, hanno dimensioni decrescenti e sono destinati ciascuno a una specifica funzione espositiva: il più grande ospita le esposizioni temporanee, l’intermedio la collezione permanente di arte, mentre al più piccolo è associata la galleria dedicata al design. All’interno, un ruolo centrale è affidato al sistema che assicura la mobilità, grazie a una scenografica scala elicoidale, cui si sommano un sistema di passerelle e balconi. Presente anche una terrazza sul tetto, dalla quale si gode di un’incantevole vista sulla città e sul parco.
[Immagine in apertura: OMA, Musée des Beaux-Arts, Pierre Lassonde Pavilion, photo by Bruce Damonte]