Alla National Gallery of Victoria, in Australia, l'artista danese Jeppe Hein coinvolge i visitatori con un intervento giocoso e innovativo. Aperto fino al 16 settembre, garantisce un'esperienza di esplorazione dello spazio attraverso il sapiente impiego di superfici specchianti.
Con Semicircular Space, l’artista di origine danese Jeppe Hein è il nuovo protagonista del progetto promosso dalla National Gallery of Victoria – tra le principali istituzioni museali australiane, in assoluto la più antica per fondazione nella città di Melbourne – e supportato dal Loti and Victor Smorgon Fund.
Dopo Jamie Nord, Carsten Höller, Paola Pivi e Pedro Reyes, Hein – di base a Berlino e attivo a livello internazionale con opere che invitano gli osservatori a una reazione attiva, in un’ottica di scambio con l’arte contemporanea – ha sviluppato un labirinto composto da elementi in acciaio riflettente, ciascuno alto 2,5 metri.
Fino al 16 settembre Semicircular Space accoglierà i visitatori del museo australiano, offrendo loro un’esperienza spaziale immersiva, attraverso la contemplazione simultanea della propria immagine e del contesto circostante. In un continuo gioco di rimandi visivi, tra scorci dell’ambiente, dell’installazione stessa e dei soggetti presenti, l’opera genera un rapporto dinamico con la realtà all’interno della quale viene inserita.