Dalle riscritture in chiave contemporanea dei grandi classici del teatro - tra cui 'Il gabbiano' di Cechov e 'Re Lear' di Shakespeare - fino alle sperimentazioni con il pubblico invitato all'interazione: il grande teatro torna protagonista nell'estate della città lagunare.
Diretto da Àlex Rigola, dal 26 luglio al 14 agosto Venezia accoglie 44ma edizione del Festival Internazionale del Teatro, organizzato dalla Biennale di Venezia.
In programma 10 spettacoli, 17 laboratori del circuito Biennale College – 9 dei quali troveranno posto nel cartellone del Festival stesso, insieme alle residenze di 4 compagnie – e 18 incontri, nei quali saranno coinvolti tutti gli interpreti presenti alla kermesse.
Anche quest’anno, in continuità con le edizioni più recenti, l’offerta culturale del Festival Internazionale del Teatro si è orientata verso rappresentazioni di notevole impatto, con un programma nel quale i classici riscritti e trasfigurati si associano ad esperienze in cui il pubblico assurge al ruolo di co-protagonista.
Annunciato anche un omaggio a Bob Wilson, maestro dell’astrattismo in scena, attraverso lo spettacolo Bob.
Nel corso della cerimonia in programma presso Ca’ Giustinian il prossimo verrà consegnato il Leone d’Oro alla carriera al regista inglese Declan Donnellan “per la sua profonda fiducia nel testo. Per la sua capacità di avvicinare i testi classici al pubblico contemporaneo conservando intatta la capacità di lettura. Per aver messo gli attori al centro del suo lavoro riuscendo ad ottenere il meglio da loro“, come ha sottolineato il Direttore Àlex Rigola.
Nella stessa occasione, alla compagnia italiana Babilonia Teatri (nella foto in apertura, una scena da Pinocchio) – fondata nel 2006 e diretta da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani – sarà inoltre assegnato il Leone d’argento per l’innovazione teatrale per “essere sempre alla ricerca di un messaggio positivo in tempi e situazioni in cui sarebbe facile fare il contrario. Per i loro spettacoli, strumento di sensibilizzazione rispetto alla complessità della nostra società. Per la sensibilità verso i più svantaggiati.“