Attraverso installazioni multimediali, animazioni, reperti, video e spazi interattivi, il Museo delle Scienze di Trento indaga il tema delle estinzioni, di ieri e di oggi, e delle crisi ecosistemiche. In un'ottica di ricerca indirizzata allo sviluppo sostenibile.
Cosa accade quando una specie scompare per sempre dalla Terra? In quali nuove sfide sono coinvolte le forme di vita che subiscono le conseguenze delle crisi ecosistemiche? Qual è la situazione attuale?
Esordisce con la mostra Estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità il nuovo progetto culturale promosso dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento, con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza sulle cinque grandi estinzioni paleontologiche, avvenute negli ultimi 500 milioni di anni, e di accendere i riflettori sulla sesta.
Con un percorso espositivo che combina dati, reperti e testimonianze provenienti dalla paleontologia, dalla biologia e dallo studio della società, l’esposizione – aperta fino al 26 giugno 2017 – offrirà l’opportunità di conoscere da vicino le ragioni della scomparsa definitiva di specie poco note, tra cui il Quagga dal Sud Africa (nell’immagine in apertura) o l’Alca Impenne, originaria dell’Oceano Atlantico settentrionale.
Con un’attenzione specifica sui temi dell’attualità, Estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità – frutto di una collaborazione tra l’Università degli Studi di Padova, il FEM2 – Ambiente Srl, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e lo stesso MUSE – costituisce il primo passo di un percorso congiunto di ricerca, divulgazione scientifica e valorizzazione delle collezioni museali sviluppato attraverso un cofinanziamento MIUR.