Reversibili e spettacolari: i lightpaintings di Stephen Knapp superano la distinzione tra le categorie artistiche per convogliare sulle superfici dei magnifici effetti luminosi. Generati dal fenomeno fisico della rifrazione.
Originario del Massachusetts, Stephen Knapp da circa un trentennio viene associato ad una speciale modalità di “dipingere”, dalla quale nascono i lightpaintings. In queste sensazionali installazioni temporanee, a prendere il posto delle pennellate di colore sulla superficie sono autentici fasci di luce.
Esposti in prestigiosi musei in tutto il mondo – come il Boise Art Museum, il Chrysler Museum of Art, il Butler Institute of American Art e altri ancora – i lavori di Knapp impiegano il vetro e il principio fisico della rifrazione.
L’artista convoglia le onde luminose attraverso vetri dicroici – ovvero provvisti di micro-strati metallici che gli conferiscono un aspetto cangiante – da lui disposti sulle pareti: da questo passaggio, si generano decine di fasci di colore, capaci di sbalordire ed entusiasmare i visitatori.
“Quello che sto cercando di fare – ha dichiarato a riguardo l’artista statunitense – è una sfida alla tradizionale nozione di percezione. Che cos’è? È vero? Non è forse vero? Importa?“