Torna il festival dedicato a una delle forme d’arte più strettamente connesse all’ambiente e alla natura, ospitato da una terra affascinante come la Mongolia.
La quarta edizione di LAM 360° ha preso ufficialmente il via lo scorso 21 agosto e, fino al 10 settembre, animerà un’area del pianeta di indiscutibile bellezza. Acronimo di Land Art Mongolia, quest’anno il festival itinerante a cadenza biennale si svolge a a Daringanga Sum, nella zona sud-orientale del deserto del Gobi, dominata da numerose montagne sacre.
Fin dalla prima edizione, la rassegna ha trovato dimora momentanea in svariate parti della Mongolia, esaltandone le peculiarità ambientali e paesaggistiche attraverso una serie di interventi artistici, mostre e incontri. L’edizione in corso ha come filo conduttore l’asse che unisce, e divide, la terra e il cielo.
In linea con lo spirito dell’iniziativa, anche in questa occasione i riflettori sono puntati sul delicato legame tra natura, società e cultura, indagato usando l’arte come chiave di lettura. Promosso dall’organizzazione non profit MNG 360°, il festival sostiene la libertà di espressione, favorendo l’incontro tra i vari soggetti – dalle persone comuni alle istituzioni – che aderiscono all’evento.
[Immagine in apertura: Zigor Barayazarra, Blue Sky Horses, LAM 360°, 2014. Credit Zigor Barayazarra/Land Art Mongolia+