Vinci, la località toscana celebre per aver dato i natali al Maestro dell'arte italiana Leonardo, prepara una grande iniziativa per il cinquecentenario della morte del genio, in programma nel 2019. Annunciando il ritorno in città della prima opera datata dell'artista, un evento senza precedenti.
Mancano ancora 3 anni alle serie di appuntamenti che accompagneranno il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, ma la Toscana non rinuncia a creare, fin da ora, grandi aspettative attorno a quella che si preannuncia come una ricorrenza di notevole portata. Durante un incontro di lavoro avvenuto nei giorni scorsi, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, la Curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, Marzia Faietti, la Direttrice del Museo Leonardiano e della Biblioteca Leonardiana di Vinci, Roberta Barsanti, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini, hanno siglato un accordo che ufficializza una straordinaria iniziativa.
In omaggio alla località che nel 1452 diede i natali a Leonardo – Vinci, in provincia di Firenze – dal 5 agosto 2019 il celebre Paesaggio lascerà eccezionalmente la propria sede di conservazione permanente, la Galleria degli Uffizi.
Per cinque settimane resterà esposto nella cittadina del Maestro, dando vita a quello che è già stato ribattezzato dai promotori come un “evento epocale“, in quanto “nessun’altra opera è così simbolica del legame di Leonardo con Vinci e i luoghi circostanti“.
L’assoluto rilievo del disegno – probabilmente parte integrante del più antico fondo collezionistico mediceo – è stato ribadito dal Direttore degli Uffizi, che ha ricordato come l’opera “può considerarsi tra i primi paesaggi autonomi nel disegno occidentale, e costituisce la più precoce testimonianza grafica dell’artista.”
Proprio sullo stile mostrato da Leonardo in quest’opera, Eike Schmidt ha sottolineato come “Nel disegnare le forme naturali, l’artista non si lasciò infatti sedurre dalle attrattive di una diligente perizia mimetica; viceversa, abbandonandosi al ritmo fluente della penna, evocò liberamente forme vedute dal vivo, rivisitandole a distanza e a memoria. Tale processo mnemonico si accompagnava al desiderio di richiamare le sensazioni provate a contatto con il paesaggio naturale, colto nell’attimo fugace di un momento della giornata”.
Sarà dunque possibile ammirare il celebre Paesaggio di Leonardo da Vinci a diretto contatto con il territorio al quale il genio toscano si sarebbe ispirato per la sua esecuzione, quel Valdarno inferiore contraddistinto dalla compresenza del fiume, di alberi, cespugli, campi coltivati e di testimonianze architettoniche. La scelta del giorno di apertura dell’esposizione a Vinci – il 5 agosto 2019 – non è casuale: sulla stessa opera, Leonardo indicò come data di realizzazione lo stesso giorno, ma del 1473.