Dalla Gioconda di Leonardo Da Vinci alla Notte Stellata di Vincent van Gogh, fino a Le Demoiselles d'Avignon di Pablo Picasso: esattamente, cosa si nasconde sul retro dei capolavori universali della storia dell'arte? L'artista brasiliano Vik Muniz svela gli esiti della sua ricerca, in una mostra.
Al Mauritshuis Museum de L’Aia, resta aperta fino al 4 settembre la mostra Verso, che rivela gli esiti della ricerca portata avanti, nell’arco di 15 anni, dell’artista brasiliano Vik Muniz. Il progetto prende avvio da una precisa volontà: rendere visibile il lato – letteralmente – sconosciuto delle opere d’arte, tra cui si annoverano anche alcuni storici capolavori, per svelare finalmente al pubblico cosa si cela dietro alla superficie dipinta.
Animato dalla volontà di rivelare l’aspetto nascosto di capisaldi che continuano ad affascinare intere generazioni in tutto il mondo, l’artista originario di San Paolo ha intrapreso un percorso che lo ha condotto fino alla riproduzione, con fedeltà fotografica, del retro di celebri opere, tra cui – immancabile – La Gioconda di Leonardo Da Vinci.
Nel corso degli anni Muniz e il suo team hanno raccolto e analizzato un’ampia documentazione fotografica che gli ha fornito il punto di partenza per dare vita ad una singolare collezione, contraddistinta da un’estrema dovizia di particolari.
Gli esiti di questo percorso, esposti ora per la prima volta dall’istituzione olandese, consentono anche di riflettere sulla storia di questi dipinti, popolata di viaggi, prestiti, restauri e rimaneggiamenti. Verso, infine, offre anche la possibilità di ammirare contemporaneamente “fronte” e “retro” di alcune opere. Nel percorso espositivo, infatti, alcuni dei capolavori così minuziosamente studiati da Muniz, vengono affiancati al relativo “lato b” ricreato dall’artista brasiliano.
[Immagine in apertura: Vik Muniz , Verso (Anatomy Lesson), 2016, photo courtesy Mauritshuis, The Hague]