A 90 anni compiuti, Justo Gallego Martínez continua imperterrito a dedicarsi a una grande impresa: costruire una cattedrale. Senza essere architetto e privo o quasi di aiuti esterni, ecco come l'ex monaco spagnolo è riuscito ad affrontare - e superare - ogni genere di difficoltà.
Nato nel 1925, a settembre Justo Gallego Martínez compirà 91 anni. Come li festeggerà? Se tutto procede come nelle ultime 5 decadi, si alzerà alle 3 del mattino per mettersi all’opera. Perché sono 50 anni che il tenace signore dedica tutto se stesso a una grande impresa: la costruzione della “sua” cattedrale a Mejorada del Campo, cittadina spagnola nei pressi di Madrid dove Justo Gallego è nato ed è tornato già negli anni Sessanta, dopo aver dovuto abbandonare il suo percorso spirituale presso il monastero di Santa Maria de Huerta, avendo contratto la tubercolosi.
Pur non potendo prendere i voti e divenire monaco, il nostro protagonista ha lo stesso consacrato la sua vita a Dio, dedicandosi all’edificazione di un edificio di culto sui terreni di proprietà della sua famiglia.
L’impresa è tanto più straordinaria se si considera che, come ha dichiarato lo stesso Justo Gallego, “Non ci sono mai stati progetti esecutivi o permessi di costruzione. Tutto è nella mia mente. Non sono un architetto o uno scalpellino, non ho mai ricevuto alcuna formazione in campo edilizio. Mi hanno ispirato i libri sulle cattedrali, i castelli e altri edifici religiosi“. Testi – per lo più trattati latini – che hanno letteralmente insegnato all’autore spagnolo come costruire torri, cupole e cripte, tra l’altro usando materiali riciclati.
Ma la prima e migliore fonte d’ispirazione per Justo Gallego, naturalmente, è la sterminata fede in Dio, che da oltre 50 anni lo spinge a continuare nella sua straordinaria impresa in solitaria.