A causa di complicazioni legate all'Alzheimer di cui soffriva da anni, Gene Wilder è morto all'età di 83 anni. Ad annunciare la notizia è stato Jordan Walker-Pearlman, nipote dell'attore preferito di Mel Brooks, tra i più brillanti e istrionici interpreti di personaggi popolari quali il dottor Frankenstein e Willy Wonka.
Si aggiunge un’altra scomparsa, a questo 2016 costellato di addii ad alcune delle più iconiche e apprezzate celebrità dello star system internazionale. Nella tarda serata di oggi, lunedì 29 agosto, giunge da Hollywood la notizia della morte di Gene Wilder, tra i massimi interpreti della commedia americana negli anni Settanta.
Giunto al successo grazie alle sue indimenticabili interpretazioni in pellicole come Frankenstein Junior, La signora in rosso, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, The Producers o Silent Movie, Gene Wilder – il cui vero nome era Jerome Silberman – è morto a 83 anni a Stamford, nel Connecticut, per complicazioni del morbo di Alzheimer, contro cui lottava ormai da diverso tempo.
Difficile in poche righe sintetizzare le qualità della sua recitazione e quella sua verve comica per cui aveva raggiunto la popolarità. Basti ricordare il fondamentale rapporto con il regista Mel Brooks, iniziato in curiose circostanze nel 1963, quando a presentarglielo fu la fidanzata Anne Bancroft, con la quale Wilder lavorava allo spettacolo teatrale Madre Coraggio e i suoi figli: “Ha benedetto con la sua magia tutti i film che abbiamo fatto insieme, ed ha benedetto me con la sua amicizia“, ha scritto lo stesso Mel Brooks su Twitter.
Decisivo per la sua carriera anche l’incontro con Arthur Hiller, che gli affiancò l’attore Richard Pryor in film notissimi come Non guardarmi: non ti sento, del 1989.