Le fotografie realizzate dall'artista croato negli anni Venti e Trenta del Novecento fanno tappa a Milano: un viaggio nella quotidianità di Zagabria, testimonianza di un mondo che non esiste più.
Tra i primi fotocronisti professionali della Croazia, Đuro Janeković è in mostra nel capoluogo lombardo, presso l’ex chiesa di San Carpoforo, all’Accademia delle Belle Arti di Brera, fino al 13 agosto prossimo. Con l’esposizione Đuro Janeković. Fotografo Croato, Artista Europeo – appuntamento promosso dal Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Milano, dal Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e da MUO – Zagreb, Museo nazionale delle Arti e dell’Artigianato – i riflettori si accendono sulla vita quotidiana della capitale croata negli anni Trenta del secolo scorso.
Attraverso un’ampia di gamma di soggetti, temi e visioni, Đuro Janeković crea un sorprendente spaccato velato di nostalgia: nei suoi scatti convivono, infatti, tutte le anime della città del tempo, dalle periferie alle strade eleganti, dalle signore raffinate agli emarginati.
Scomparso nel 1989, Janeković solo di recente è stato salvato dall’oblio al quale il suo contributo alla tecnica fotografica sembrava essere destinato. Protagonista della scena artistica di Zagabria nel secondo e nel terzo decennio del Novecento, facendo propri gli influssi del modernismo di matrice europea, il fotografo è oggi il prezioso narratore di un mondo che non esiste più.