L’istituzione parigina dedica una grande mostra al mondo animale, invitando gli artisti a lasciarsi ispirare dall’incredibile orchestra messa a punto dal musicista ed esperto di bioacustica Bernie Krause.
Qual è la voce del mondo animale e quali strumenti possono aiutare a coglierla? Questi sono solo alcuni degli interrogativi da cui prende le mosse The Great Animal Orchestra, la mostra allestita fino all’8 gennaio 2017 presso la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi.
La rassegna prende le mosse dall’opera di Bernie Krause – famoso musicista impegnato anche in ambito cinematografico – che, nell’arco di 40 anni, ha raccolto quasi cinquemila ore di registrazioni sonore effettuate in ambienti naturali e dedicate alla “voce” degli animali. Il risultato è un archivio davvero poetico – la cui fruizione è parte integrante della rassegna – che mescola suono e scienza, consentendo di leggere la varietà del mondo animale attraverso una lente affascinante e inedita.
Alla sua raccolta di suoni prodotti da circa quindicimila specie, appartenenti ad habitat differenti, si ispira il lavoro degli artisti riuniti nella mostra parigina. Gli architetti messicani Mauricio Rocha e Gabriela Carrillohave, per esempio, mettono in scena il concetto di orchestra attraverso una scenografia di mattoni in terracotta che avvolge il giardino e gli spazi interni dell’edificio progettato da Jean Nouvel, mentre il disegno site-specific lungo 18 metri realizzato dall’artista cinese Cai Guo-Qiang, usando polvere da sparo data alle fiamme, racchiude una profonda riflessione sulla vulnerabilità e sull’importanza dell’universo animale.
Anche le opere fotografiche di Manabu Miyazaki, esposte per la prima volta fuori dal Giappone, consentono di guardare alla vita degli animali da una prospettiva originale. Realizzati grazie a una sorta di camera trap robotica, gli scatti di Miyazaki restituiscono tutta l’immediatezza delle movenze animali, colte anche sullo sfondo di atmosfere notturne e misteriose.
[Immagine in apertura: Manabu Miyazaki, Jay, Nagano (Japan), 2016, collezione dell’artista © Manabu Miyazaki]