Rio 2016. L’architettura della città olimpica

4 Agosto 2016

Lopes Santos & Ferreira Gomes Arquitetos + AndArchitects, Arena do Futuro, Rio de Janeiro - photo © Leonardo Finotti www.leonardofinotti.com

C’è anche il leggendario Maracanã Stadium, tra le 32 sedi dei XXXI Giochi Olimpici: sarà proprio la culla dello spettacolo sportivo dell’America Latina, rinnovata in occasione del FIFA World Cup 2014, a ospitare le cerimonie di apertura e chiusura di Rio 2016, nonché alcuni degli eventi calcistici in programma.

In occasione dell’atteso appuntamento sportivo, a Rio de Janeiro sono stati avviati importanti interventi che hanno riguardato sia la realizzazione degli impianti sportivi sia azioni a livello urbanistico e infrastrutturale da cui sono sorte nuove architetture. Nonostante ritardi e polemiche, a essere coinvolti nel circuito dell’evento saranno luoghi iconici per il Paese, come il Sambodromo di Oscar Niemeyer, le strutture messe a punto per i recenti Mondiali di calcio, tra cui l’Amazonia Arena di Manaus e la Corinthians Arena di São Paulo, e alcune nuove edificazioni.

Interessante è la scelta portata avanti con la realizzazione della Youth Arena, su progetto  dello studio di architettura brasiliano Vigliecca & Associados. Dopo aver ospitato le competizioni di basket femminile, di pentathlon moderno, di scherma e di scherma su sedia a rotelle, questa struttura polivalente verrà impiegata dalla comunità locale, divenendo un centro di istruzione e formazione giovanile. Destino analogo per la Future Arena firmata dal consorzio Lopes Santos & Ferreira Gomes Arquitetos e dallo studio anglosassone AndArchitects. Al termine delle Paralimpiadi, l’intero complesso sarà smontato: dal reimpiego dei suoi materiali costitutivi sorgeranno quattro nuove scuole, tre a ridosso del grande parco olimpico di Barra e una nel barrio di Maracanã.

Tra le novità architettoniche di Rio de Janeiro si colloca anche il  Museu do AmanhãMuseum of Tomorrow di Santiago Calatrava, aperto lo scorso dicembre. Inserita nel piano di complessiva valorizzazione della città, questa nuova icona sul molo di Mauá è il primo museo esperienziale di Rio; per la sua composizione l’architetto-ingegnere di origine spagnola ha scelto di ispirarsi alle bromeliacee del locale giardino botanico. È ancora attivo, infine, il cantiere del MIS / Museu da Imagem e do Som, opera dello studio Diller Scofidio + Renfro, autore della celebre High Line, a New York. Affacciato sul lungomare di Copacabana, il nascente spazio culturale si caratterizza per la presenza della “Vertical Boulevard”, una rampa che si lascia percorrere ubicata direttamente sulla facciata vista spiaggia.

[Immagine in apertura: Lopes Santos & Ferreira Gomes Arquitetos + AndArchitects, Arena do Futuro, Rio de Janeiro – photo © Leonardo Finotti www.leonardofinotti.com]