Fino al 4 settembre 2016, Palazzo Cipolla a Roma ospita la mostra 'Guerra, Capitalismo & Libertà'. Con una selezione di opere tra cui alcune mai esposte in precedenza, la rassegna riunisce dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari provenienti da collezioni private.
Sempre in prima linea con interventi che affrontano i temi cruciali dell’attualità e nei luoghi simbolo dei conflitti più cruenti del nostro tempo, lo street artist Banksy è al centro di Guerra, Capitalismo & Libertà, la mostra in corso a Roma, nella cornice di Palazzo Cipolla, fino al 4 settembre prossimo.
Ideata, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo – realtà particolarmente presente sul fronte della street art, dall’ esperienza di Big City Life nel quartiere romano di Tor Marancia alla rassegna internazionale Icastica 2015 ad Arezzo – con la curatela di Stefano Antonelli, Francesca Mezzano e Acoris Andipa, l’esposizione si focalizza sulle prese di posizioni dello street artist originario di Bristol nei confronti degli avvenimenti sociali e politici internazionali.
Attraverso dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari, provenienti da collezioni private internazionali – molti dei questi mai esposti in precedenza – Guerra, Capitalismo & Libertà riunisce anche opere particolarmente forti della sua produzione, tra cui la serigrafia delle scimmie che dichiarano Laugh Now But One Day I’ll Be in Charge e la toccante immagine di Kids on Guns.
Figura tra le più misteriore, complesse e potenti della scena contemporanea, Banksy oltre a nascondersi da sempre dietro l’anonimato si è misurato negli anni con una notevole varietà di supporti – dalla pittura su tela, alle serigrafie e sculture, alle grandi installazioni – coinvolgendo, occasionalmente, anche animali viventi.
Nel 2015 ha dato vita al grande parco tematico denominato Bemusement Park, che inverte le peculiarità dei tradizionali parchi divertimento.
Come ha sottolineato il Prof. Avv. Emmanuele F.M.Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, “È la prima volta, infatti, che così tante opere di questo personaggio, considerato oggi il massimo esponente della street art a livello internazionale, vengono esposte in un museo. Si tratta di un corpus di circa 150 opere (incluse 50 copertine di dischi) tra sculture, stencils e così via, tutte rigorosamente di collezionisti privati e, dunque, assolutamente non sottratte alla strada. La mostra è unica nel suo genere anche per i temi che tratta – guerra, capitalismo e libertà – che sembrano essere le fonti primarie di ispirazione dell’ arte di Banksy, connotata da una forte componente di denuncia sociale, nonché i temi più attuali ed urgenti che caratterizzano il nostro presente“.