A Londra una coinvolgente mostra in realtà virtuale raccoglie le opere digitali e video nati dalle tante collaborazioni dell’icona della musica islandese con alcuni dei migliori artisti visivi e programmatori mondiali.
È in corso fino al 23 ottobre alla Somerset House Björk Digital, un’anteprima europea e la prima mostra a Londra sulla cantante, compositrice, produttrice e attrice islandese Björk Guðmundsdóttir, dopo il tutto esaurito per il suo spettacolo Biophilia del 2013.
Si tratta di un’esposizione di opere digitali e video – frutto delle collaborazioni di Björk con alcuni dei migliori artisti visivi e programmatori di tutto il mondo – che permette di entrare nel mondo surreale e visionario della poliedrica artista islandese, grazie all’uso della tecnologia della realtà virtuale.
Nel percorso espositivo sono presenti Black Lake – opera di sound design commissionata dal MoMa di New York – in cui gli spettatori sono immersi in video-panoramiche con commento audio in tempo reale e in surround-sound.
Girato sugli altopiani d’Islanda, il lavoro è stato diretto dal regista di Los Angeles Andrew Thomas Huang, che ha anche collaborato con Björk per Stonemilker VR, un concerto privato sulle note dell’omonimo brano (che apre il suo ultimo album del 2015 Vulnicura) girato sulle più remote spiagge islandesi con una speciale videocamera a 360° e osservabile, dunque, da innumerevoli punti di vista.
Non solo video, ma anche performance sono riportate in mostra: in Mouthmantra VR, Björk ha lavorato con il regista Jesse Kanda, che ha catturato i movimenti della sua ugola mentre canta l’ottava traccia di Vulnicura.
Björk digital è infine anche uno spazio educativo, e interattivo, che mette in mostra le applicazioni e gli strumenti musicali costruiti su misura per Biophilia, opera totale tra musica, bioscienze, tecnologia.
Davvero una particolare mostra antologica, che potremmo definire “2.0”, per ripercorrere i 24 anni di carriera della musicista di Reykjavík, durante i quali ha collaborato con registi tra cui il premiato Spike Jonze, Michel Gondry, Nick Knight e Stephane Sedanaoui.