Sono stati ritrovati dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza a Napoli, nella casa di un narcotrafficante già conosciuto alle forze dell'ordine per i suoi legami con un clan camorristico di Scampia, due capolavori rubati al Van Gogh Museum di Amsterdam nel 2002. Una scoperta straordinaria, che conferma l'interesse delle organizzazioni criminali per le opere d'arte, oggetto di un cospicuo mercato illegale.
La Guardia di Finanza si è resa quest’oggi protagonista dell’attenzione mediatica, grazie al ritrovamento di due quadri firmati da Vincent Van Gogh e che erano stati rubati ad Amsterdam nel dicembre del 2002.
A distanza di 14 anni dal furto avvenuto presso il museo olandese intitolato al leggendario pittore post-impressionista, i due capolavori – il cui valore è stimato in 100 milioni di dollari – sono stati sequestrati a Castellammare di Stabia, nella città metropolitana di Napoli, nel corso di un’operazione nei confronti di un’associazione camorristica già coinvolta nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Le opere restituite alla comunità sono La spiaggia di Scheveningen durante un temporale, dipinta da Van Gogh nell’agosto 1882, e Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen, olio su tela realizzato due anni dopo. Entrambi i dipinti appartengono alla prima produzione del pittore olandese: oltre al valore storico e artistico che li contraddistingue, sono passati alla storia anche per il loro forte legame con la vicenda personale di Van Gogh.
Come ha spiegato in conferenza stampa Axel Ruger, direttore del museo Van Gogh, il pastore rappresentato nel più tardo dei due lavori sarebbe infatti lo stesso padre di Vincent. Lo stesso responsabile del museo olandese si è detto “immensamente grato all’Italia” per aver restituito al mondo i due capolavori illegalmente sottratti ad Amsterdam.
Il Sole 24 ORE riporta nel suo intervento online anche le parole del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, il quale ha sottolineato come anche per il nostro Paese la giornata di oggi sia molto importante, trattandosi di un “recupero straordinario che conferma la forza del sistema Italia nella lotta al traffico illecito delle opere d’arte”.