Da Bill Viola fino agli italiani Nicola Verlato e Angelo Musco: l'undicesima edizione della Nuit Blanche di Toronto si appresta a superare i record degli anni passati. Con un caleidoscopio di proposte, capaci di stimolare tutti i sensi e offrire un'originale riflessione sul concetto di tempo.
Nella città canadese sta per rinnovarsi la tradizione della Nuit Blanche, appuntamento capace di trasformare gli spazi urbani di Toronto all’insegna di interventi onirici e spettacolari nell’arco di una notte.
Coordinata da ben quattro curatori, la rassegna è in programma sabato 1 ottobre e si articola nella cifra record di 33 installazioni, dislocate in varie location cittadine. Dal tramonto all’alba, artisti in formazione singola o collettiva, provenienti da tutto il mondo, presenteranno il frutto della loro personale interpretazione della nostalgia, della metamorfosi, dell’oblio e del cielo, temi scelti come linee guida per l’edizione 2016.
Nel nutrito programma, si segnala la sezione a cura del cileno Paco Barragán che insiste sui sentimenti di malinconica per le epoche passate, tra storie collettive e memorie individuali. Tra gli artisti coinvolti in questo percorso anche l’italiano Nicola Verlato, che propone l’opera The Merging (nell’immagine in apertura). Presente inoltre Angelo Musco, con le fotografie della serie The Body Behind the Body, che raffigurano ammassi di corpi umani disposti in modo da evocare ambienti fantastici o naturalistici.
Oltre a rappresentazioni teatrali, installazioni scultoree, proiezioni multisensoriali che combinano video e sonoro, spazio anche alla poesia, come nel caso del lavoro proposto dalla coppia formata da Trevor Mahovsky e Rhonda Weppler. Il duo interpreta con particolare enfasi il tema del tempo, presentando una collezione di 720 orologi, ognuno fermo ad un orario diverso. Un faretto automatizzato indirizza il proprio fascio di luce verso l’orologio che raffigura l’ora corrente, “inaugurando un futuro luminoso per gli oggetti rotti del passato“.