La Fondazione Giorgio Cini regala al pubblico una mostra affascinante, incentrata sull’incredibile patrimonio miniato di cui è custode. Un viaggio a cavallo dei secoli, senza dimenticare la contemporaneità.
La storica istituzione lagunare con sede sull’Isola di San Giorgio Maggiore ha inaugurato la stagione espositiva autunnale con una rassegna che mescola artigianalità, storia ed energia creativa. Fino all’8 gennaio 2017, la Fondazione Giorgio Cini ospita Mindful Hands, aprendo uno spiraglio sull’universo della miniatura.
Curata da Federica Toniolo e Massimo Medica, la mostra riunisce oltre 120 pagine e iniziali miniate – una selezione delle 238 miniature realizzate fra il XII e il XVI secolo e donate all’istituzione veneziana da Vittorio Cini nel 1962. L’obiettivo è illustrare i cambiamenti occorsi nella tecnica della miniatura, le principali scuole e i protagonisti, e, in parallelo, approfondire la storia del collezionismo e l’evoluzione del gusto antiquario.
Non manca lo spazio per la contemporaneità sul fronte degli allestimenti. Il display progettato dallo Studio Michele De Lucchi prevede l’utilizzo di una serie di nicchie in tessuto chiaro e di alcune cassettiere ottagonali in rovere massiccio che richiamano il gabinetto del collezionista, mentre le ultime sezioni della mostra portano la firma dell’atelier Factum Arte di Adam Lowe. La riproduzione in scala 1:1 del preziosissimo e minuscolo libro d’ore Offiziolo di Carlo VIII e l’ingrandimento monumentale di dieci miniature racchiuse nel manoscritto intitolato Martirologio della Confraternita dei Battuti Neri di Ferrara rendono l’esperienza di visita ancora più coinvolgente.
[Immagine in apertura: Maestro Olivetano, iniziale ritagliata da Graduale temporale, Celebrazione del Corpus Domini o Comunione degli apostoli, iniziale C]