Fino al 13 novembre prossimo, la Casa di Goethe a Roma ospita la mostra 'Ai piedi della Piramide Il cimitero per gli stranieri a Roma – 300 anni'. Un omaggio al "cimitero più bello e solenne che abbia mai visto", come scrisse il poeta Percy Bysshe Shelley. Esposte opere, tra gli altri, di Munch, Turner e Schinkel.
Da Edvard Munch a J.M.W.Turner; da Jacques Sablet a Jakob Philipp Hackert; da Ettore Roesler Franz a Karl Friedrich Schinkel: sono questi alcuni degli artisti selezionati in occasione della mostra Ai piedi della Piramide. Il cimitero per gli stranieri a Roma – 300 anni.
Curata da Nicholas Stanley-Price e patrocinato delle 15 ambasciate che amministrano il celebre Cimitero acattolico alla Piramide – Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Russia, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia e Svizzera – la rassegna costituisce un omaggio ad uno dei luoghi più affascinanti della Capitale, in concomitanza del suo 300esimo anniversario.
Fonte di ispirazione per pittori e scrittori – tra Goethe, Henry James e Gabriele D’Annunzio – e luogo di sepoltura degli stranieri non cattolici residenti a Roma, il cimitero ricade nel quartiere Testaccio, proprio in prossimità dell’altrettanto nota piramide-tomba di Caio Cestio. La mostra raccoglie oltre 40 opere – alcune delle quali per la prima volta in Italia – tra dipinti, disegni e opere grafiche di autori europei e americani.
Presenti anche alcune rare raffigurazioni delle cerimonie funebri notturne che si tennero nel cimitero, uno spaccato sulle peculiarità delle sepolture dei protestanti.