È sempre tempo di innovazione, nella capitale francese. Stavolta gli occhi sono puntati su un nuovo museo, dove l’arte può essere fruita esclusivamente attraverso la tecnologia digitale. Con risultati sorprendenti.
Si chiama l’Ateliers des Lumieres ed è la novità del momento, nel tessuto urbano e culturale parigino. Il motivo è presto detto: il nuovo museo, che sorgerà negli spazi di una ex fonderia dell’Ottocento con l’obiettivo di celebrare i grandi protagonisti della storia dell’arte, trarrà la sua linfa vitale dalle nuove tecnologie.
Mostre immersive e realtà virtuale consentiranno al pubblico di vivere un’esperienza coinvolgente. Le pareti, alte otto metri, ospiteranno proiezioni e colonne sonore che tradurranno in immagini e input digitali alcuni tra i più famosi capolavori della creatività. Il tutto nella cornice di un affascinante edificio industriale, riqualificato nel rispetto della sua struttura originaria in acciaio.
Il concept del museo parigino, che aprirà i battenti il prossimo anno, non è nuovo in terra francese, trovando un modello nel progetto già sviluppato dalla Fondazione Culturespaces in una imponente caverna a Le Baux de Provence. Sulle pareti di pietra bianca, grazie alla tecnologia digitale, hanno preso forma, tra gli altri, i lavori di Matisse, Chagall e Van Gogh, attirando più di un milione di visitatori all’anno. Un risultato importante, che il museo parigino si augura di eguagliare.