Dai ritratti di Ingres e Delacroix ai capolavori dei più amati pittori impressionisti, fino alle influenze di questi ultimi sugli artisti del Novecento: attraverso 140 opere, una grande mostra a Treviso punta a far emergere tutti le narrazioni racchiuse nella celebre corrente artistica. Fino al 17 aprile 2017.
Ideata e curata da Marco Goldin, Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin riunisce a Treviso 140 opere, con l’obiettivo di dare piena evidenza a tutti i racconti che la celebre corrente artistica raccoglie.
Nella cornice del Museo di Santa Caterina, dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017, attraverso dipinti, fotografie e incisioni a colori su legno, la mostra punta a estendere la durata dell’Impressionismo, sondando i lasciti delle sue figure più rappresentative sull’arte del Novecento e, nello stesso tempo, indagandone la genesi e i precursori.
Come ha sottolineato il curatore, infatti, l’orizzonte dell’esposizione comprende anche “quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni Ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Monet e dell’ultimo Cézanne, ai quali non a caso è dedicato il capitolo finale.”
Nelle cinque sezioni espositive – Lo sguardo e il silenzio; Figure sotto il cielo; La posa delle cose; Un nuovo desiderio di natura; L’impressionismo in pericolo; Come cambia un mondo – le opere degli artisti icona dell’impressionismo verranno affiancate da “contrappunti di pittura accademica“. Tale modalità intende rivelare – attraverso una visione congiunta e parallela – il senso dell’esperienza artistica nel suo complesso, inquadrandola nel contesto della Parigi dell’epoca.
Seguendo il medesimo spirito e orientamento, anche la fotografica – specie quella di paesaggio – e le incisioni su legno dei maestri giapponesi Hiroshige e Hokusai accompagneranno le opere di Monet, Manet, Pissarro, Renoir, Degas, van Gogh e Gauguin in mostra. L’appuntamento, che si colloca come ideale completamento della lunga analisi di Goldin dedicata alla pittura francese del XIX secolo, è stato reso possibile grazie a prestigiosi prestiti internazionali.
[Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Salici potati al tramonto, 1888, olio su tela applicata su cartone, cm 31,6 x 34,3. Otterlo, Kröller-Müller Museum]