La "fabbrica della conoscenza", come l'ha ribattezzata Renzo Piano, punta a rigenerare una porzione del quartiere di Manhattanville, ad Harlem. Oltre al master plan del nuovo campus, l'architetto genovese ha progettato anche quattro edifici. E non è l'unica archistar a legare il proprio nome a questo intervento che vuole cambiare il volto di una parte di New York.
Insiste in un’area nella quale sorgevano fabbriche e capannoni, il nuovo campus della Columbia University progettato dall’architetto genovese Renzo Piano e destinato ad accogliere un vasto centro di ricerca e di conoscenza integrato con la città di New York. Con un investimento complessivo di 2,5 miliardi di euro, l’intervento rigenera una porzione di Harlem, coinvolgendo il quartiere di Manhattanville.
Nel corso degli anni questa zona della metropoli statunitense cambierà progressivamente volto, grazie anche a una serie edifici in progress che portano la firma, tra gli altri, anche di Diller + Scofidio: l’ultimazione della University’s Business School su loro progetto è attesa per il 2021. Oltre al master plan, Renzo Piano e il suo team hanno firmato anche quattro edifici: il Jerome L. Greene Science Center, il Lenfest Center for the Arts, il Forum e la School of International and Public Affairs.
Già ribattezzato dall’archistar italiana “la fabbrica delle conoscenze“, il campus ha attirato l’interesse anche di un inquilino speciale: oltre alla “sua” Chicago, dove aprirà la biblioteca che porta il suo nome, Barack Obama ha scelto come sede per i propri uffici di rappresentanza proprio il nuovo edificio in ferro e acciaio dello studio RPBW all’interno del nuovo complesso.