Contro ogni pronostico, l’importante riconoscimento è stato conferito al cantautore americano per il suo innovativo contributo alla tradizione musicale e poetica americana.
Ha polverizzato tutte le previsioni – che vedevano tra i favoriti Ngugi wa Thiong’o, Philip Roth, Haruki Murakami e Don DeLillo – l’annuncio diramato poco fa dalla prestigiosa Accademia svedese. Il Nobel per la letteratura 2016 è andato a uno dei cantautori statunitensi che hanno scritto un essenziale capitolo della musica contemporanea, Bob Dylan.
Le ragioni della scelta sono da ricercarsi nella straordinaria inventiva poetica dell’artista, capace di incidere profondamente sulla tradizione musicale e creativa americana. Secondo quanto dichiarato subito dopo la proclamazione dai rappresentanti dell’istituzione svedese, Bob Dylan è stato in grado, nel corso della sua lunga carriera, di reinventare costantemente se stesso, generando sempre nuove identità.
Classe 1941, Bob Dylan, all’anagrafe Robert Allen Zimmerman, ha saputo conquistare il successo con uno stile inconfondibile, a partire dagli anni Sessanta, quando debuttò sulla scena musicale americana affrontando temi politici e sociali di forte attualità, superando qualsiasi convenzione.
Rappresentante per eccellenza della controcultura del suo tempo, Dylan si è fatto conoscere grazie a una pratica musicale in cui convivono country, blues, rock e influssi più popolari, legati da una vena poetica disincantata. L’inaspettato riconoscimento conferitogli oggi va ad aggiungersi alla nutrita lista di premi che costellano la sua carriera – dal Polar Music Prize del 2000 al Premio Oscar nel 2001, per la canzone Things Have Changed, presente nella colonna sonora del film Wonder Boys, fino al Premio Pulitzer conseguito nel 2008 e alla Presidential Medal of Freedom del 2012.