Dal più grande seguace francese di Caravaggio, al pittore più famoso del periodo Rococò: è un duplice sguardo, quello rivolto verso la Francia nella stagione espositiva autunnale del MET - Metropolitan Museum of Art di New York.
Con Valentin de Boulogne: Beyond Caravaggio e Fragonard: Drawing Triumphant—Works from New York Collections, il MET – The Metropolitan Museum of Art di New York ha scelto di proporre un doppio approfondimento sull’arte moderna francese.
La prima delle due mostre, allestita presso la Iris and B. Gerald Cantor Exhibition Hall, Gallery 999 e organizzata dall’istituzione statunitense con il Musée du Louvre, si concentra sulla figura di Valentin de Boulogne, tra i maggiori pittori europei del XVII secolo e grande seguace di Caravaggio. In occasione di questa prima retrospettiva monografica, il MET ha riunito 45 dei circa 60 dipinti che l’artista realizzò nella sua breve carriera. A New York saranno infatti esposte tele provenienti da Roma, Vienna, Monaco, Madrid, Londra e naturalmente da Parigi, dove è conservata la più corposa raccolta su de Boulogne. Il suo stile, profondamente legato a Michelangelo Merisi, nel corso del XIX secolo divenne un modello per artisti come Courbet e Manet, che trovarono ispirazione nella profonda umanità dei suoi personaggi.
Il registro cambia con Fragonard: Drawing Triumphant—Works from New York Collections che resta aperta fino all’8 gennaio e ripercorre il profilo e la produzione del pittore, disegnatore e incisore francese del XVIII secolo. Autore virtuoso e innovativo, destreggiò con abilità diverse tecniche, dando prova di notevoli capacità nella pittura, realizzando dipinti anche legati al gusto del suo tempo. L’esposizione newyorkese raccoglie eccezionalmente 100 opere su carta, quasi metà delle quali provenienti da collezioni private; alcune, inoltre, verranno mostrate pubblicamente per la prima volta proprio in questa occasione.
La selezione operata dai curatori abbraccia l’intera carriera di Jean-Honoré Fragonard, con una panoramica sui vari generi in cui si è espresso e affiancando schizzi spontanei ad opere frutto di un intenso e prolungato lavoro in studio.
[Immagine in apertura: Valentin de Boulogne, Il baro, 1614-15, Gemäldegalerie Alte Meister, Staatliche Kunstsammlungen Dresden]