In concomitanza con la 14esima edizione di Frieze, a Londra il RIBA – Royal institute of British Architect ha emesso il verdetto del suo più importante premio, incoronando la riconversione di un complesso vittoriano in galleria firmato dagli architetti Adam Caruso e Peter St John.
I giochi sono fatti: a vincere lo Stirling Prize 2016 è la Newport Street Gallery – meglio nota come la galleria di Damien Hirst – firmata da Caruso St John Architects. La cronaca del premio – assegnato dal 1996 all’edificio capace di offrire “il più grande contributo all’evoluzione dell’architettura britannica nell’ultimo anno“- racconta di un vero e proprio testa a testa, nel rush conclusivo, tra lo studio vincitore e i favoriti, gli svizzeri Herzog & de Meuron, in lizza con la Blavatnik School of Government di Oxford.
Dopo essere entrati nella rosa dei finalisti in due occasioni – nel 2000, per la New Art Gallery Walsall; nel 2006, per la Brick House nel West London – Adam Caruso e Peter St John tagliano finalmente il traguardo del riconoscimento, conferito anche a nomi noti della progettazione mondiale quali Zaha Hadid, David Chipperfield Architects e Foster and Partners, tra gli altri.
In occasione delle premiazione, Jane Duncan, presidente del RIBA – Royal institute of British Architect, ha sottolineato come “Caruso e St. John hanno creato da una serie di edifici interconnessi uno spazio sorprendentemente versatile, con scale realizzate alla perfezione ed eccezionali dettagli, fra cui le facciate in mattoni che si uniscono alla strada e creano una successione di meravigliosi spazi espositivi.”
La Newport Street Gallery si rivela dunque perfettamente in grado di incarnare “il meglio dell’architettura britannica: è un progetto attentamente studiato e profondamente creativo che riporta in vita una porzione di città finora trascurata.”
Nome di punta nella progettazione di spazi legate all’arte e non solo, lo studio Caruso St John Architects nasce nel 1990; alla storica sede londinese, ha affiancato nel 2010 un nuovo ufficio a Zurigo. Tra le loro realizzazioni si segnalano le gallerie Nottingham Contemporary, il rinnovamento della Tate Britain e il circuito delle Gagosian Gallery, con sedi in varie città. La giuria, presieduta dal tedesco Patrik Schumacher, ha selezionato il progetto vincitore all’interno della shortlist diffusa nei mesi scorsi. Oltre agli già citati Herzog & de Meuron, erano presenti anche i dRMM con Trafalgar Place, WilkinsonEyre con la Weston Library, Reiach & Hall con Michael Laird per il Riverside Campus di Glasgow e Loyn & Co con la residenza Outhouse.
Damien Hirst non si è sottratto alla richiesta di un commento, ribadendo che“la mia ambizione era quella di creare serie di edifici belli ma discreti, che funzionassero perfettamente come spazi per mettere in mostra grandi opere d’arte. Volevo mantenere un rapporto chiaro e rispettoso con le origini e la storia dell’edificio, e Caruso St. John lo hanno capito fin dall’inizio. Sono profondamente orgoglioso dell’obiettivo che abbiamo raggiunto.”