Dopo aver annunciato il suo addio alle scene creative, il vulcanico artista padovano torna a far parlare di sé. Con una mostra personale inaugurata durante le rutilanti giornate fieristiche parigine.
Il suo temperamento imprevedibile avrebbe dovuto mettere in guardia appassionati e addetti ai lavori dal credere a una suo effettiva uscita di scena. Dopo l’annuncio del ritiro dal palcoscenico dell’arte, con l’acclamata rassegna del 2011 al Guggenheim di New York, Maurizio Cattelan torna invece alla ribalta con una grande mostra parigina.
Inaugurata durante le giornate di FIAC, mentre il jet set dell’arte è riunito nella Ville Lumière, Not Afraid of Love, ospite della Monnaie, si attesta come la più estesa monografica intitolata all’artista seguita all’appuntamento newyorkese.
Senza smentirsi, Cattelan ha saputo comporre uno show di incredibile impatto, capace di raccogliere le sue opere più celebri e discusse, dando vita a un vero e proprio excursus su una carriera da sempre sopra le righe. Curata da Chiara Parisi, la mostra racchiude tutta l’irriverenza, l’ironia e la provocazione che innervano la poetica dell’artista veneto.
Ecco allora che gli ambienti settecenteschi della Monnaie fanno da contraltare ad alcune installazioni ormai scolpite nell’immaginario collettivo. Da La Nona Ora (nella foto in apertura, di Silvia Neri per Artribune) a Him fino a All, gli iconici interventi di Cattelan sono riuniti per rispondere a una domanda posta dallo stesso artista: c’è vita prima della morte?