Un importante spazio culturale della città marchigiana fa da cornice a una grande rassegna, incentrata sulla produzione plastica in Italia dal secondo dopoguerra a oggi. Puntando lo sguardo sulla figura umana.
È una mostra di ampio respiro, quella allestita nei rinnovati ambienti de La Mole di Ancona, la struttura di origini vanvitelliane oggi rinominata Magazzino Tabacchi in virtù della funzione svolta in passato. Fino al 7 maggio, lo spazio culturale anconetano ospiterà il primo capitolo di una nuova fase espositiva.
Curata da Flavio Arensi, la mostra ECCE HOMO Da Marino Marini a Mimmo Paladino riunisce nei 1500 metri quadrati della Mole più di 40 opere scultoree legata alla storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Enrico Baj, Mario Ceroli, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Fausto Melotti, Luigi Ontani ed Aligi Sassu, oltre ai già citati Marini e Paladino, sono solo alcuni dei numerosi autori presenti in mostra, personalità che hanno scritto la storia della scultura nostrana recente.
Una serie di cortocircuiti visivi e accostamenti non cronologici, ma basati su una catena di rimandi tra i soggetti, percorrono l’allestimento e dirigono lo sguardo su uno dei punti focali della rassegna: la figura umana. Ne risulta un viaggio fra stili e materiali differenti, che inducono il pubblico a un riflessione sul ruolo dell’uomo nel tempo presente.
[Immagine in apertura: Enrico Baj, Scacchiera, 1988, materiali vari, 3×3 metri]