Oltre Caravaggio, una grande mostra alla National Gallery di Londra

11 Ottobre 2016


Per la prima volta il Regno Unito omaggia, con un’ampia retrospettiva, la straordinaria e rivoluzionaria figura di Michelangelo Merisi da Caravaggio, concentrandosi sulla sua influenza sui numerosi seguaci europei.
In occasione di Beyond Caravaggio – dal 12 ottobre al 15 gennaio 2017 – la National Gallery di Londra ha riunito 49 dipinti provenienti da musei e collezioni private delle isole britanniche. Uno sforzo titanico, con opere che appartengono alle collezione permanenti di istituzioni museali, chiese, dimore storiche, castelli e collezioni private dell’intero Regno, cui si unisce anche il contributo dell’Irlanda.
La mostra, di cui sono già state annunciate repliche alla National Gallery di Dublino – dall’11 febbraio al 14 maggio 2017 – e alla Royal Scottish Academy di Edimburgo – dal 17 giugno al 24 settembre 2017 – indaga le modalità attraverso le quali lo stile di Caravaggio riuscì ad illuminare il percorso di altri pittori vissuti nella medesima epoca e in quelle immediatamente successive.

Scomparso ad appena 39 anni e privo di allievi diretti, il pittore lombardo viene presentato nel percorso espositivo attraverso i primi anni della permanenza a Roma. Nella Capitale Michelangelo Merisi realizzò opere aventi come soggetto giovani, musicisti, bari e cartomanti: scene di vita quotidiana ritenute ritenuti fortemente originali anche per l’uso della luce naturale. Esemplare di questo ciclo è il Ragazzo morso dal ramarro (1594-5), conservato alla National Gallery: il celebre dipinto sarà presentato accanto a La buona ventura (1615-1620 circa) di Bartolomeo Manfredi e al Il baro con l’asso di quadri (1630-1634), del pittore francese caravaggesco Georges de la Tour. Entrambe le opere provengono dagli Stati Uniti e sono rispettivamente conservate presso il Detroit Institute of Arts e il Kimbell Art Museum di Fort Worth, in Texas. In mostra sono inoltre esposti La Cena in Emmaus (1601) e La cattura di Gesù Cristo (1602), recentemente scoperta e appartenente alla National Gallery dell’Irlanda, che verranno anch’esse affiancate con altri lavori di impronta caravaggesca.

La National Gallery ha la fortuna di avere tre dipinti del Caravaggio, ognuno legato a una diversa fase della sua carriera, ma non siamo normalmente in grado di mostrare queste opere nel loro contesto nelle nostre gallerie – ha illustrato la curatrice della mostra Letizia Treves -. L’ispirazione per questa mostra è nata dal voler visualizzare questi dipinti accanto ad altri lavori di seguaci di Caravaggio, e per dimostrare l’ampiezza straordinaria e la gamma della sua influenza su un’intera generazione di pittori “.