Torna l’appuntamento con il festival meneghino dedicato alle discipline creative. In scena un affollato parterre di artisti e curatori, chiamati a interpretare un tema perturbante.
Dal 20 ottobre al 6 novembre, Milano si trasforma ancora una colta nella cornice di Video Sound Art, il festival giunto alla sesta edizione. Contaminazione e multidisciplinarietà sono le parole chiave di una rassegna che vede protagonisti i molteplici linguaggi creativi – dalla scultura all’installazione, dalla performance al video.
Il titolo della kermesse – TA EROTIKA Hidden doors – evoca il perturbante freudiano, il venir meno della ragione di fronte all’oggetto erotico e il manifestarsi di sensazioni contrastanti dinanzi all’emersione di ciò che avrebbe dovuto rimanere segreto. Gli artisti invitati a misurarsi con un tema tanto complesso – Nour Awada, Bibi Yamamoto, Alice Jarry (sua l’opera nella foto in apertura), Studio Alex, Thadeusz Tischbein, Delphine Depres, Cleo Fariselli e Ugo La Pietra, questi ultimi in azione a gennaio – svilupperanno dei progetti site specific in diversi luoghi della città.
L’Institut Français Milano, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Villa Simonetta, il Teatro Franco Parenti e il Museo del Design 1880-1980 faranno da cornice agli interventi, sotto la supervisione di quattro giovani curatori al fianco della direttrice Laura Lamonea. La novità di questa edizione e l’interessante programma di lectio magistralis, che coinvolgeranno Umberto Galimberti, Pietro Bianchi e Marco Mancuso.