Scrittore, regista e docente, Vittorio Sermonti diede un importante contributo alla rilettura della "Commedia" dantesca in epoca contemporanea. Grazie a una serie di memorabili registrazioni radiofoniche e di letture pubbliche.
È scomparso all’età di 87 anni uno degli intellettuali più poliedrici del secolo scorso. Nato a Roma nel 1929, Vittorio Sermonti costruì una carriera dalle molteplici sfumature, in cui confluirono l’interesse per la scrittura, il teatro e il giornalismo.
Presente nella rosa dei finalisti del Premio Strega 2016 con il romanzo Se avessero, Sermonti si distinse non soltanto nel filone della narrativa, ma anche in quello poetico e saggistico, con titoli come La bambina Europa, Ho bevuto e ho visto il ragno. Cento pezzi facili e Il vizio di leggere.
Traduttore, regista radiotelevisivo e docente accademico, Vittorio Sermonti si fece conoscere dal grande pubblico anche attraverso la lettura radiofonica dei Canti della Commedia dantesca, affiancato da due filologi del calibro di Gianfranco Contini e Cesare Segre. La sua passione verso il Sommo Poeta sfociò anche in letture pubbliche e in una serie di racconti critici.