Concepita da Siza per il museo capitolino come un'installazione site specific, la mostra aperta fino al 19 marzo 2017 propone una selezione di progetti e oggetti nei quali il tema della sacralità viene rivelato con modalità esplicite o in maniera indiretta. E il contributo di grandi nomi della fotografia.
Resta aperta fino al 19 marzo 2017, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, l’attesissima mostra Álvaro Siza, Sacro, preceduta dai tre giorni di eventi con cui la Capitale ha omaggiato il grande Maestro dell’architettura internazionale.
Curata da Achille Bonito Oliva e Margherita Guccione, l’esposizione presenta alcuni progetti e oggetti dell’architetto vincitore del Pritzker Prize 1992, dedicati appunto al rapporto con il sacro.
In un allestimento curato dallo stesso Siza, che attraverso grandi pareti inclinate attiva un dialogo con gli spazi espositivi progettati da Zaha Hadid, viene presentata una speciale collezione che – con modalità esplicite o indirette – offre una lettura del vasto concetto di sacralità. Tra le opere selezionate, si segnalano i paramenti sacri disegnati per Papa Francesco alla Facoltà di Architettura di Porto, il progetto – mai realizzato – della Chiesa dedicata al Rosario concepita proprio per la città di Roma e, infine, l’intervento messo a punto nella Stazione Municipio della Metropolitana di Napoli, dal quale emerge un dialogo tra memoria e contemporaneità.
Ad evocare le straordinarie architetture concepite da Siza per il culto religioso contribuiscono anche le sequenze fotografiche, con le proiezioni degli scatti di Fernando Guerra, José M. Rodrigues, Leonardo Finotti, Luís Ferreira Alves, Manuel Ribeiro, Nicolò Galeazzi e Mimmo Jodice.
[Immagine in apertura: Álvaro Siza, Padiglione del Portogallo EXPO98, Lisbona – Portogallo, 1995-1998. Foto: FG+SG Fernando Guerra]