I 30 anni di Dylan Dog si festeggiano a Torino

19 Novembre 2016


I 30 anni di storia editoriale – e popolare – di una delle icone del fumetto contemporaneo sono raccontati nella grande mostra Dylan Dog 30, in corso fino al 13 dicembre presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
200 originali tra tavole, cover, bozze, studi dei personaggi, lavori realizzati su commissione, sono esposti accanto ai dipinti antichi che costituiscono lo storico patrimonio dell’Accademia: un abbinamento inedito e audace che, accostando la letteratura disegnata alla pittura classica, sposa esplicitamente la tendenza a inserire la prima nel novero delle grandi forme espressive del Novecento e nell’Olimpo delle arti riconosciute.

È, questa, una degna celebrazione del trentennale del personaggio dell’Indagatore dell’Incubo, creato da Tiziano Sclavi e apparso in edicola il 26 settembre 1986, che in questa mostra curata da uno dei suoi sceneggiatori, Fabrizio Accatino, fa mostra di sé in autentiche rarità.
A partire dalle tavole originali dell’introvabile ed esauritissimo numero 1, L’alba dei morti viventi (ottobre 1986), per proseguire con le storie che hanno segnato la mitologia del personaggio come Il fantasma di Anna Never, Morgana, Dopo mezzanotte, Golconda!, Storia di nessuno, Il lungo addio, il numero 100 La storia di Dylan Dog; fino al recentissimo Mater Dolorosa e alle opere future, ancora inedite.

In esposizione sono presenti anche diverse cover dei copertinisti storici, Claudio Villa e Angelo Stano, fino alla new entry Gigi Cavenago, accanto ai bozzetti e agli studi preparatori sui personaggi e sugli ambienti.
Infine, un ampio spazio ai disegnatori cult del personaggio, che in trent’anni hanno contribuito a costruire e consolidare l’icona Dylan Dog: Angelo Stano, Giampiero Casertano, Corrado Roi, Carlo Ambrosini, Luigi Piccatto, Piero Dall’Agnol, Nicola Mari e moltissimi altri.

[Immagine in apertura: Dylan Dog 30, installation view della mostra presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Photo by Claudia Giraud per Artribune]