Palazzo Albergati accoglie la grande mostra d’arte messicana incentrata sulla celebre Collezione Gelman. Fra i suoi protagonisti, una delle più famose e turbolente coppie di pittori del secondo Novecento.
L’autunno bolognese è all’insegna della grande arte. Fino al 26 marzo 2017, infatti, Palazzo Albergati ospita La Collezione Gelman: arte messicana del XX secolo, la rassegna curata da Gioia Mori e incentrata sulla raccolta dei coniugi Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha, incontratisi in Messico negli anni Quaranta del Novecento.
Dopo il matrimonio, Jacques – ebreo russo di San Pietroburgo – commissionò a Diego Rivera il ritratto di Natasha, anche lei emigrata dall’Est Europa, dando così il via a una collezione destinata a passare alla Storia. Composta da dipinti, fotografie, abiti, gioielli, collage, litografie, disegni, la Collezione Gelman trova la meritata visibilità a Bologna, grazie alla mostra che omaggia i suoi protagonisti.
María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Rufino Tamayo e Ángel Zárraga sono alcuni degli artisti presenti nella raccolta, cui si aggiungono Frida Kahlo e Diego Rivera, con una serie di opere che racchiudono le loro tormentate vicende amorose, come L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra (il Messico), Diego, io e il signor Xolotl, firmate dalla pittrice icona dell’arte messicana.
Ma non è finita qui. Alla collezione si aggiunge una “chicca” assoluta: per la prima volta sono esposti gli abiti realizzati da stilisti di fama mondiale e ispirati a Frida Kahlo. Gianfranco Ferrè, Antonio Marras e Valentino sono solo alcuni grandi nomi della moda che hanno scelto di partecipare a questa mostra.
[Immagine in apertura: Diego Rivera, Ritratto di Natasha Gelman, 1943. Olio su tela, 115×153 cm, The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation, Cuernavaca © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, D.F. by SIAE 2016]