Il capolavoro di Dürer, dagli Uffizi a Milano

20 Novembre 2016


Si lega anche all’apertura del nuovo complesso dei Chiostri di Sant’Eustorgio – che raccoglie insieme il Museo Diocesano, il Museo di Sant’Eustorgio con la Cappella Portinari e la Basilica di Sant’Eustorgio – la serie di iniziative messa a punto in occasione dei primi 15 anni del Museo Diocesano di Milano.
A partire dal 22 novembre, i visitatori potranno infatti conoscere la struttura architettura come “un’unica entità” e ammirare, eccezionalmente nel capoluogo lombardo, una delle opere più significative dell’arte tedesca. Fino al 5 febbraio, grazie a una concessione delle Gallerie degli Uffizi, L’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer sarà esposta qui. Da Firenze a Milano, dunque, per omaggiare l’importante traguardo raggiunto dall’istituzione museale, nata nel 2001 per volontà del cardinale Carlo Maria Martini.

Non è un caso che proprio quest’opera, datata 1504 e assoluto riferimento per il Rinascimento tedesco ed europeo, sia stata scelta per celebrare le ricorrenza. Infatti, la basilica di Sant’Eustorgio è il luogo che raccoglie le reliquie dei re Magi, stando alla tradizione giunte a Milano attraverso una donazione dell’imperatore di Costantinopoli all’allora vescovo di Milano Eustorgio, nel corso del IV secolo.
Il percorso espositivo, dopo la presentazione della tavola dipinta da Dürer alla vigilia del suo secondo viaggio in Italia, trova il proprio completamento nel reliquiario stesso, espressione del gusto dell’oreficeria lombarda di inizio Novecento.

L’artista tedesco ne L’Adorazione dei Magi esplicita il proprio interesse per il tema delle rovine classiche e del paesaggio italiano, due motivi che confluiscono nella definizione dello sfondo.
La preferenza per un’impostazione iconografica tradizionale emerge nella rappresentazione della scena, nella quale sono visibili anche dettagli originali restituiti con notevole raffinatezza; lo stesso artista si colloca nell’opera, nella figura del Re, riconoscibile per i lunghi capelli, la barba e le nobili vesti.

L’iniziativa, oltre a rappresentare il ritorno del progetto Un capolavoro per Milano – grazie alla quale, dal 2002, a Milano sono state presentate opere in un’ottica di valorizzazione dei contenuti artistici e spirituali – si connette a un palinsesto di visite guidate e laboratori didattici.