Verrà realizzata impiegando la cifra record di 100mila libri, l'installazione che l'artista argentina Marta Minujín presenterà nel 2017 nell'ambito di Documenta 14. Tra i volumi scelti anche i cosiddetti "testi proibiti" che furono vittime dei 'Bücherverbrennungen', i drammatici roghi compiuti dai nazisti nel 1933.
Verrà presentata in occasione di Documenta 14, nel 2017, la nuova edizione di un lavoro che l’artista concettuale argentina Marta Minujín aveva già realizzato negli anni Ottanta nella sua terra d’origine (si veda l’immagine in apertura).
Impiegando oltre 100mila libri, Minujín intende dare vita a un Partenone costituito esclusivamente da volumi cartacei selezionati per il loro valore simbolico. Tra i tomi scelti, infatti, ci sono anche i cosiddetti “testi proibiti”, oggetto dei drammatici Bücherverbrennungen, i roghi portato a termine per mano nazista a Berlino e in altre città tedesche nel corso del 1933.
Anche il modello architettonico di riferimento non è casuale: per l’artista, infatti, nessun altro edificio del mondo antico incarna i principi di democrazia e bellezza quanto il Partenone di Atene. La sua ricostruzione, attraverso l’impiego dei libri, intende dunque porsi come un simbolo forte contro ogni proibizione o limitazione nella diffusione del sapere e della conoscenza, un rischio ancora oggi estremamente sentito.
All’installazione, destinata a rimanere visibile per 100 giorni a partire dal 10 giugno 2017, l’artista sta lavorando anche con l’ausilio di docenti e studenti universitari: il loro contribuito sarà determinante per stilare una lista esaustiva dei titoli che vennero vietati e messi a rogo dal regime nazista.
L’operazione è stata annunciata come uno degli appuntamenti clou di Documenta 14, Kassel: Learning from Athens, evento che per la prima volta nella sua storia varcherà i confini tedeschi, svolgendosi contemporaneamente nella sede storica di Kassel e ad Atene.