La città natale dell’artista accoglie una nuova installazione vegetale ideata dall’esponente della Land Art italiana, scomparso nel 2009. Nel pieno rispetto del suo testamento creativo.
Nonostante siano trascorsi ormai 7 anni dalla sua scomparsa, il ricordo e l’azione artistica di Giuliano Mauri restano ben vividi nel presente. Risale infatti a pochi giorni fa l’avvio di un’impresa che troverà piena realizzazione a marzo 2017: l’allestimento di una delle celebri Cattedrali Vegetali di Mauri nella sua città d’origine, Lodi.
Concepita negli Anni Ottanta, l’installazione fu costruita per la prima volta ad Arte Sella, in Trentino, nel 2001, mentre nel 2009 il secondo esemplare della serie trovò dimora nel Parco delle Orobie, in territorio bergamasco. L’installazione lodigiana è la terza tappa di un progetto ormai postumo, ma in linea con la volontà di Mauri di mettere in dialogo natura e creatività, senza dimenticare l’imprescindibile coinvolgimento del pubblico di visitatori.
La Cattedrale sorgerà sulla riva sinistra del Fiume Adda, occuperà un’area di 1.618 metri quadrati è sarà composta di 108 colonne in legno, che accoglieranno altrettante querce e ne guideranno la crescita. Piantati pochi giorni fa, gli alberi, ora alti 60 centimetri, cresceranno all’interno delle 5 navate che strutturano “l’edificio”, dando vita, nel tempo, a una vera e propria architettura vegetale.