La lettera di Gandhi a Hitler, dalla Storia all’arte

19 Novembre 2016


Prende le mosse da un periodo storico delicato – e non così lontano – l’installazione dal titolo Covering Letter, ospite per la prima volta negli Stati Uniti del Philadelphia Museum of Art sino alla metà del prossimo marzo, nell’ambito della mostra intitolata all’artista di Mumbai Jitish Kallat.

Il cuore pulsante dell’opera, realizzata nel 2012, è la lettera scritta dal Mahatma Gandhi ad Adolf Hitler nel 1939, poche settimane prima che la Seconda Guerra Mondiale avesse inizio. Una missiva di pace e tolleranza inviata dal Mahatma al dittatore più temuto dell’epoca recente. Proiettato su un muro di nebbia, il testo riporta le parole di un uomo preoccupato per gli equilibri internazionali e per il futuro dell’intera popolazione mondiale.

“… È evidente che lei oggi è l’unica persona al mondo che possa scongiurare una guerra che potrebbe riportare l’umanità ad uno stato selvaggio. È disposto a pagare questo prezzo per raggiungere il suo obiettivo, qualunque valore questo obiettivo possa avere per lei? Ascolterà l’appello di uno che ha deliberatamente rinnegato il metodo della guerra, non senza considerevoli risultati?”. Ricordando al pubblico queste parole, Kallat porta l’attenzione sulla necessità di mantenersi vigili contro le barbarie; piaga non solo del passato, ma anche del presente.

[Immagine in apertura: courtesy Galerie Templon, Paris and Brussels © B.Huet-Tutti]