Genio tormentato e autore di una pittura tragica e viscerale, Antonio Ligabue, scomparso nel 1965, è protagonista dell’omonima retrospettiva allestita tra le sale del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini fino all’8 gennaio 2017, a cura di Sandro Parmiggiani.
Un centinaio di capolavori offrono una dettagliata panoramica storico-critica sulla produzione di un artista il cui talento fu riconosciuto solo a posteriori, avendo la meglio sui pregiudizi e gli ostracismi che accompagnarono l’esistenza del pittore.
Antonio Ligabue, Leopardo nella foresta, s.d. (1956-1957), P. III. Olio su tavola di faesite, 54×54 cm, Collezione privata
Antonio Ligabue, Testa di tigre, s.d. (1955-1956), olio su tavola di faesite, 75 x 64 cm, Guastalla (Reggio Emilia), collezione privata
Antonio Ligabue, Lupo siberiano, 1936. Bronzo, 29,5×14,5×16,5 cm (10 es.), Collezione privata
Antonio Ligabue, Cervo, s.d. (1952-1962). Matita su carta, 32,8×42,7 cm, Collezione privata
Antonio Ligabue, Caccia grossa, 1929. Olio su tavola di compensato, 66×64 cm, Collezione privata
Antonio Ligabue, Aquila con volpe, s.d. (1949-1950), olio su tavola di faesite, 144 x 109 cm, Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata
Antonio Ligabue, Cavalli imbizzarriti, s.d. (1948-1950). Olio su tavola di faesite, 62×57 cm, Collezione privata
Antonio Ligabue, Gorilla con donna, s.d. (1957-1958). Olio su tavola di faesite, 88×100 cm. Collezione privata
Antonio Ligabue, Vedova nera con volatile, s.d. (1955-1956). Olio su tavola di faesite, 53×68,5 cm. Collezione privata
Antonio Ligabue, Autoritratto con spaventapasseri, s.d. (1955-1956). Olio su tavola di faesite, cm. 70×50, Collezione privata
Antonio Ligabue, Autoritratto con berretto da motociclista, s.d. (1954-1955), olio su tavola di faesite, 80 x 70 cm, Gualtieri (Reggio Emilia), collezione privata
Antonio Ligabue, Autoritratto con berretto da fantino, s.d. (1962). Matita su carta, 37,5×30 cm. Collezione privata