Due ricercatori in Nuova Zelanda hanno scoperto e restaurato una delle prime tracce elettroniche della storia, generate dal computer di Alan Turing, lo scienziato inglese decifratore del Codice Enigma dei nazisti.
Grazie al lavoro di una coppia di ricercatori presso l’Università di Canterbury della Nuova Zelanda, è stata recentemente restaurata la prima registrazione di musica generata da un computer, frutto del lavoro di Alan Turing.
Lo scienziato inglese, uno dei primi informatici al mondo e noto ai più per aver cercato di decifrare il codice Enigma (una macchina elettro-meccanica usata dai nazisti per cifrare messaggi durante la seconda guerra mondiale), è stato una delle prime persone a riconoscere il potenziale dei computer come strumenti musicali.
Una scoperta avvenuta verso la fine degli anni Quaranta, mentre Turing lavorava al Computing Machine Laboratory di Manchester – quindi molto prima dell’invenzione di uno dei primi sintetizzatori da parte di Robert Moog, circa vent’anni dopo.
Qui è avvenuta la registrazione delle prime tracce elettroniche da parte della BBC: l’inno britannico God Save the Queen, Baa, Baa Black Sheep (una canzoncina per bambini) e In the Mood, famosa canzone swing americana di Glenn Miller.
[Immagine in apertura: La statua raffigurante Alan Turing realizzata da Stephen Kettle ed esposta al Bletchley Park, in Gran Bretagna. Photo by Elliott Brown, fonte Flickr]