Simone Trabucchi e Simone Bertuzzi, in arte Invernomuto, presenteranno da Gluck50 a Milano la puntata pilota del loro ultimo lavoro video. Un progetto che combina il racconto di un conflitto veramente accaduto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, in Nuova Zelanda, con performance del duo e i linguaggi delle serie su piccolo schermo.
Italiano, inglese e spagnolo sono le tre lingue con cui si misurano i protagonisti di Calendoola, la nuova produzione del duo artistico Invernomuto. Simone Trabucchi e Simone Bertuzzi, nell’ambito di una recente residenza presso gli spazi di Gluck50 a Milano, hanno infatti dato vita a un progetto video che combina, come nello stile della coppia, alcuni contributi performativi.
Questa serie – la cui puntata pilota sarà al centro di un’anteprima nazionale proprio presso Gluck50, il prossimo 6 dicembre – si lega alla trilogia di reportage Ngati Dread. Opera del giornalista Angusl Gillies, la produzione letteraria restituisce gli eventi accaduti nella cittadina di Ruatoria in Nuova Zelanda, dove tra il 1985 e il 1990 gli abitanti di un piccolo centro si scontrarono con gli esponenti locali della comunità Maori.
Dopo il racconto del colonialismo italiano in Africa, attraverso la recente opera Negus, gli artisti di Invernomuto decidono dunque di intrecciarsi con vigore con lo scenario contemporaneo, occupandosi della questione di grande attualità della cosiddetta “invasione della terra”.
[Immagine in apertura: Invernomuto, Calendoola, set photo, 2016, courtesy of the artists and Gluck50, photo by Matt Anna Adamo]