Da Cracovia a Roma, nel segno dell’arte contemporanea

8 Dicembre 2016


Per la prima volta, una selezione della collezione del MOCAK – Museo di Arte Contemporanea di Cracovia viene presentata in Italia, al MAXXI di Roma. Compresa all’interno del programma Expanding the Horizon – la serie di esposizioni che il museo capitolino dedica alle grandi collezioni internazionali – L’arte differente: MOCAK al MAXXI raccoglie oltre 50 opere tra dipinti, fotografie, video e installazioni, per delineare lo stato della scena creativa nella Polonia dei giorni nostri.
Curata da Maria Anna Potocka, direttrice dell’istituzione polacca, l’esposizione capitolina riunisce i lavori dei più significativi interpreti dell’arte contemporanea in Polonia concessi dal museo di Cracovia; presenti opere, tra gli altri, di Mirosław Bałka, Zofia Kulik, Kwie Kulik, Zbigniew Libera, Wilhelm Sasnal, Krzysztof Wodiczko e Artur Żmijewsk.

L’orizzonte delineato dalla mostra si estende poi in un’ottica pienamente internazionale, grazie ai lavori di artisti non polacchi come AES+F, Reza Aramesh, Josef Dabernig, Maya Gold, Krištof Kintera, Sarah Lucas, Shahar Marcus, Muntean/Rosenblum, Shinji Ogawa e Daniel Spoerri, che tratteggiano un ritratto completo della linea curatoriale del MOCAK.
Primo museo dedicato all’arte contemporanea in Polonia, l’ente possiede infatti una collezione di oltre 4800 opere realizzate da 270 artisti dia 35 nazionalità. Con sede a Cracovia, nella ex fabbrica di Oskar Schindler, conduce la sua azione operando lungo un doppio binario. Non solo presenta la produzione artistica dall’avanguardia post bellica ai giorni nostri, ma propone anche un’azione di analisi del concetto di “fare arte oggi”. Aperto da cinque anni, il MOCAK ha realizzato 106 mostre, oltre 90 pubblicazione ed è attivo anche sul fronte della ricerca, dell’educazione e dell’editoria.

[Immagine in apertura: Edward Dwurnik, Radziwie, 1968, olio su tela, 118×180, Collezione MOCAK]