Uno dei più celebri dipinti dell’artista catalano fa il suo ritorno fra le sale della prestigiosa Collezione Peggy Guggenheim, in seguito a un importante intervento di restauro.
È un gradito “ritorno a casa”, quello compiuto da uno dei dipinti di Pablo Picasso appartenente alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Dall’8 dicembre, Lo Studio (nell’immagine in apertura, un dettaglio) può essere nuovamente ammirato dal pubblico dell’istituzione lagunare, forte della campagna di restauro cui è stato sottoposto.
Lo splendido Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande, celebra dunque i buoni esiti dell’intervento sostenuto dal dipartimento di conservazione della Collezione e supportato dalla banca BSI, Institutional Patron del museo dal 2001.
Rielaborata dallo stesso Picasso, che usò un bianco brillante per coprire forme e colori, l’opera fu da lui affidata al mercante d’arte Kahnweiler, ma, dopo soli sei anni, l’artista la riacquisì. Esposto al Museum of Modern Art di New York allo scoppio del secondo conflitto mondiale e poi consegnato da Picasso alla galleria Valentine Dudensing, il dipinto fu acquistato da Peggy Guggenheim nel 1942, dietro suggerimento dell’allora marito Max Ernst.
Grazie all’uso delle nanotecnologie e all’applicazione di nanogel selettivi che hanno permesso di rimuovere lo sporco accumulatosi nel tempo e le vernici non originali, il lavoro di restauro – inserito all’interno del progetto europeo NANORESTART – ha raggiunti gli obiettivi sperati. “Quel bianco incredibile ha finalmente recuperato la sua luminosità”, sostiene il Conservatore del museo Luciano Pensabene Buemi, che ha eseguito il restauro. “Si possono adesso distinguere i due bianchi utilizzati da Picasso per dare profondità differenti agli elementi della composizione… Gli altri colori presenti nel dipinto, il rosso, il verde, i gialli, il grigio, sono ora più vividi e saturi”.