È una compravendita che ha attraversato l’oceano, quella messa in campo dal Paese tedesco per “riportare a casa” la costruzione modernista losangelina che fu del celebre autore. E farla diventare una residenza per giovani scrittori.
Le iniziative legate al centenario del movimento Bauhaus, che ricorrerà nel 2019, non si limitano ai confini tedeschi, ma addirittura hanno raggiunto la parte opposta del mondo. Risale a pochi giorni fa la notizia dell’acquisto, da parte della Germania, della villa a Los Angeles che un tempo è stata la dimora di Thomas Mann, durante il suo soggiorno statunitense dal 1942 al 1952, in fuga dagli orrori del nazismo.
A rendere questa abitazione doppiamente speciale è il fatto che sia stata disegnata dall’architetto JR Davidson, un tedesco a sua volta espatriato a Los Angeles dove si guadagnò un ruolo di primo piano sullo sfondo della corrente modernista. La villa fu costruita nel 1941, dotata di cinque camere da letto, sei bagni e una piscina privata.
Successivamente la residenza fu messa in vendita, restando a lungo sul mercato e rischiando addirittura di essere rasa al suolo. Complice una petizione online, promossa da docenti e letterati tedeschi e firmata da quasi 3200 persone, il governo tedesco si è convinto ad acquistare la villa alla cifra di 13,25 milioni di dollari.
Lo scopo è trasformare la dimora che fu di Thomas Mann, oltre che emblema dell’estetica modernista legata al Bauhaus, in una residenza per giovani scrittori.