Ceramiche, mobili, giocattoli, marmi e bronzi, dipinti, oli e disegni esposti alla Galleria d'Arte Moderna di Roma restituiscono la vastità della produzione di Giovanni Prini.
Fino al 26 marzo 2017, la Galleria d’Arte Moderna di Roma accoglie la mostra Giovanni Prini. Il potere del sentimento, mostra che per la prima volta tratteggia in uno spazio espositivo istituzionale la parabola artistica dello scultore, pittore e artigiano originario di Genova.
Curata da Maria Paola Maino, l’esposizione offre una lettura ampia e approfondita della produzione di Prini, tra i più significativi scultori del Novecento italiano, oltre che animatore di un salotto frequentato dai nomi di punta della scena intellettuale capitolina. Duilio Cambellotti, Umberto Boccioni, Cipriano Efisio Oppo, Sibilla Aleramo, Gino Severini, Ettore Ximenes, Antonio Maraini, Giacomo Balla furono infatti frequentatori assidui della casa-studio che Prini condivise con la moglie Orazia Belsito su via Nomentana, come attestano anche le opere in mostra.
Nel percorso espositivo di Giovanni Prini. Il potere del sentimento confluiscono circa 130 lavori, tra cui oli, disegni, marmi e bronzi. Queste opere vanno a sommarsi ai risultati conseguiti dall’artista sul fronte delle arti applicate, tra ceramiche, mobili e giocattoli. Presente anche una sezione interamente dedicata a schizzi, disegni preparatori, corrispondenza e a documenti fotografici che rendono piena evidenza delle relazioni tra i coniugi Prini e l’ambiente intellettuale romano.
[Immagine in apertura: Giovanni Prini, Amanti, dettaglio, ca 1909 ca, Galleria d’arte moderna, Roma]