La grande mostra allestita al Museo MADRE segna la conclusione dell’imponente progetto site-specific ideato dall’artista romano per la città partenopea. Mettendo in dialogo la dimensione creativa e la comunità urbana.
Le nuove generazioni di artisti italiani sanno parlare al grande pubblico: la prima mostra istituzionale di Gian Maria Tosatti, presso il Museo MADRE di Napoli, ne è la riprova. Sette Stagioni dello Spirito sigla il capitolo conclusivo del lungo progetto site-specific pensato dall’artista originario di Roma per il tessuto urbano partenopeo.
Dal 2013 al 2016, Tosatti ha interpretato le sette stanze in cui Santa Teresa D’Avila suddivide l’animo umano – nel libro Il Castello Interiore – in altrettante installazioni ambientali, che mescolano fonti letterarie e riferimenti teologici.
Attraverso i suoi interventi, l’artista ha contribuito al recupero di alcuni edifici storici dismessi e abbandonati, innescando un dialogo virtuoso tra arte e comunità.
La mostra, curata da Eugenio Viola e allestita fino al 20 marzo 2017, non si limita a ripercorrere l’intero progetto, ma ne restituisce l’evoluzione nel tempo, consentendo di riviverne le tappe attraverso un racconto intimo, simboleggiato dal pavimento dello studio dell’artista, estrapolato dal suo contesto, e da un diario visivo e testuale di forte impatto.
[Immagine in apertura: Gian Maria Tosatti, Sette Stagioni dello Spirito, 7_Terra dell’ultimo cielo, 2016. © Gian Maria Tosatti. Si ringrazia Fondazione Morra, Napoli; Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli]