Presentato in concorso alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film diretto da Pablo Larraín che ripercorre la vita di Jacqueline Kennedy sta convincendo il pubblico statunitense. Grazie alla solida interpretazione di Natalie Portman.
Arriverà nelle sale italiane a febbraio 2017, ma per Jackie – il film diretto da Pablo Larraín e scritto da Noah Oppenheim – è già tempo di riscuotere i primi consensi, almeno per quanto attiene il giudizio espresso dagli osservatori statunitensi.
La pellicola, con l’attrice Natalie Portman nei panni di Jacqueline Kennedy, ripercorre la vita della First Lady durante la sua permanenza alla Casa Bianca e nelle fasi successive al drammatico omicidio in cui suo marito, il presidente John F. Kennedy – portato in scena da Peter Sarsgaard – perse la vita nel 1963.
Prima di ora la vicenda è già stata al centro di altre produzioni cinematografiche, ma a convincere la critica di settore e il pubblico è il ritratto offerto dalla Portman.
La sua Jackie viene considerata come la “più plausibile e più conoscibile rispetto a qualsiasi versione visto finora“, come riporta la stampa statunitense.
Con frequenti salti temporali, la pellicola non rinuncia infatti a restituire il ritratto di una donna autentica, al centro del vortice conseguente a uno shock improvviso. Un risultato al quale concorrono tanto la prova offerta dalla Portman, già vincitrice dell’Oscar come miglior attrice nel 2011 – per Il cigno nero – quanto la sceneggiatura, concepita in seguito a un’accurata attività di ricerca.
[Immagine in apertura: Natalie Portman alla premiere de Il cigno nero al Toronto International Film Festival del 2010. Fonte immagine originale: Wikipedia]