L'archistar britannica, insieme allo studio spagnolo di Carlos Rubio, si aggiudica il concorso che porterà all'incremento degli spazi espositivi del museo. Un ambizioso progetto con cui Madrid si prepara alle celebrazioni per i 200 anni dalla fondazione della prestigiosa istituzione.
Obiettivo da raggiungere per il 2019. Entro quell’anno, dovrebbe essere ultimato l’intervento che renderà ancora più vasto il Prado di Madrid, tra le principali istituzioni museali a livello europeo.
A firmarlo saranno Foster + Partners L.T.D. e gli spagnoli di Rubio Arquitectura S.L.P: nei giorni scorsi, in formazione congiunta i due team si sono aggiudicati il concorso internazionale di progettazione lanciato nel marzo scorso.
Nella rosa delle 47 proposte pervenute – tra cui tra cui quelle messe a punto da studi noti a livello mondiale, come David Chipperfield Architects, Koolhaas-OMA e quello guidato dall’architetto portoghese Souto de Moura – Traza Oculta – Hidden Design di Norman Foster ha convinto la giuria per “l’alta qualità della proposta architettonica, che rispetta ed enfatizza la struttura preesistente adattandola alle attuali esigenze e lo studio dei costi“.
Attraverso un investimento di 30 milioni di euro, il Prado si prepara dunque ad acquisire una nuova superficie espositiva di circa 5700 metri quadri, da destinare a mostre e iniziative culturali. Il cantiere dovrebbe prendere il via all’inizio del 2018, per essere ultimato in tempo per le celebrazioni del bicentenario dell’istituzione museale, previste appunto per il 2019.
L’operazione ha come oggetto il restauro architettonico e la ridefinizione museologica del Salón de Reinos – Hall of Realms. Su questo edificio storico, Foster ha previsto la realizzazione di nuovo ingresso per la facciata orientata a sud. Così facendo, verrà originato un ambiente semi-aperto e permeabile verso l’esterno, in grado di proteggere la facciata della Hall of Realms: l’originario splendore di finestre e balconi d’epoca sarà accuratamente ripristinato. A coronamento di tale atrio, verrà collocato uno spazio espositivo illuminato dall’alto con una serie di aperture sulle copertura.
Altro punto di forza del progetto vincitore è la scelta di assegnare al piano terra il ruolo di “livello pubblico”: tale ambiente non sarà solo destinato a mostre e attività culturali, ma intende porsi come un nuovo passaggio urbano, capace di ripristinare il legame tra la Hall of Realms e il Cason del Buen Retiro.
L’ampliamento firmato Foster, oltre a rispondere alle necessità del programma curatoriale del Prado, punta a rendere la preesistenza “un centro urbano vitale, con un progetto che rafforza i legami urbani cucendo insieme la città, portando chiarezza e coerenza per l’esperienza del visitatore“.