Dopo le celebrazioni per gli 80 anni, il MAXXI omaggia la grande fotoreporter siciliana con un'ampia retrospettiva aperta fino al 17 aprile 2017. Oltre 200 immagini delineano il profilo umano e professionale dell'autrice dal grande impegno civile, ripercorrendo 40 anni di storia italiana.
Restituisce 40 anni di vita e di società italiana, la grande mostra antologica che il MAXXI di Roma dedica all’autrice siciliana Letizia Battaglia. Fino al 17 aprile 2017, Per pura passione offrirà uno spaccato della produzione della fotografa palermitana – classe 1935 – attraverso una straordinaria collezione di opere.
Curata da Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi, la mostra romana si snoda attraverso oltre 200 fotografie – tra provini e vintage prints inediti, provenienti dall’archivio storico di Letizia Battaglia – cui si sommano riviste, pubblicazioni, film e interviste.
Conosciuta anche con l’appellativo di “fotografa della mafia”, per le sue inchieste e i suoi ritratti a giudici, poliziotti e uomini delle istituzioni attivi nella lotta contro Cosa Nostra, Battaglia ha lavorato per oltre 20 anni nel quotidiano L’Ora di Palermo: il suo primo servizio per quella testata – dedicato alla prostituta Enza Montoro e pubblicato nel 1969 – è parte integrante del percorso espositivo.
Nella sua lunga e intensa carriera, l’artista ha tagliato importanti traguardi e ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Nel 1985 fu la prima donna e fotografa europea a ricevere il prestigioso W. Eugene Smith Award a New York, premio internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life.
Con due macro-sezioni, la rassegna ricostruisce con interezza il ritratto umano e professionale dell’artista, dando piena evidenza non solo del suo straordinario impegno civile e dell’attivismo politico, ma anche dell’interesse multidisciplinare testimoniato anche dall’azione nei campi dell’editoria e del teatro sperimentale.
In particolare, l’installazione Anthologia condensa in una sorta di labirinto costituito da oltre 120 immagini in bianco e nero, in grande formato, gli esiti più identificativi dello stile fotografico Battaglia. In questa “foresta di immagini sospese” riprendono vita quattro decenni di storia nazionale, attraverso volti, luoghi e immagini iconiche relative alle stragi di mafia.
“Sono particolarmente lieta di questa mostra – ha dichiarato Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI – con cui non solo celebriamo il lavoro straordinario di Letizia Battaglia fotografa, ma anche il suo impegno civile, la sua passione militante che l’ha vista incessantemente in prima linea per cause diverse: la legalità, la questione femminile, i problemi ambientali, i diritti dei carcerati. Un impegno che le è valso molti premi e riconoscimenti in tutto il mondo”.