La città siciliana ha fatto da cornice a un grande evento: nel giorno del 105esimo anniversario della nascita del grande pittore e concittadino, Bagheria ha riaperto le porte del museo a lui dedicato.
In seguito a una campagna durata un anno e mezzo, la Sicilia si è riappropriata di un’importante sede museale. Gli ambienti di Villa Cattolica a Bagheria, ospiti del Museo Guttuso, hanno finalmente riaperto i battenti, invitando il pubblico a scoprire gli spazi rinnovati.
Una solenne cerimonia ha accompagnato l’opening, con spettacoli pirotecnici e una serie di video mapping ispirati ad alcune fra le più famose opere pittoriche dell’artista siciliano. Le superfici esterne della villa, infatti, hanno accolto le proiezioni di dipinti entrati nella storia dell’arte novecentesca, come la Crocifissione e Vucciria.
La campagna di restauro, messa in campo grazie a un progetto co-finanziato dall’Unione Europea, si è concentrata soprattutto sull’impiantistica – dall’illuminazione degli ambienti ai sistemi di misurazione della temperatura nelle sale.
Curato da Dora Favella Lo Cascio, il nuovo allestimento si snoda su tre livelli. Il piano terra vede protagoniste alcune sezioni inedite, come quelle dedicate alla pittura di carretto, alla fotografia e al cinema, mentre il primo e il secondo piano sono riservati alla collezione Guttuso, che include non solo le opere del pittore, ma anche quelle di altro autori del secolo scorso. Senza dimenticare l’interattività, grazie alle postazioni touch screen presenti lungo il percorso di mostra.
[Immagine in apertura: photo by Desirée Maida per Artribune]